Negli ultimi anni si è sviluppata una pratica in diversi paesi del mondo.
Le persone visitano paesi africani e adottano bambini da lì, dandogli la possibilità di avere una vita prospera nonostante siano nati e cresciuti in condizioni estremamente precarie.
Era esattamente quello che Jessica e Adam Davis avevano deciso di fare. Nonostante avessero già quattro figli, desideravano aggiungere un altro membro alla loro famiglia.
In breve tempo, hanno trovato un’agenzia di adozione africana e si sono recati in Uganda per incontrare la loro futura figlia, Namata.
L’agenzia li aveva avvisati in anticipo che il padre di Namata era recentemente deceduto e che sua madre non si prendeva cura di lei né le forniva le necessità di base come cibo e vestiti…
Tutto sembrava andare secondo i piani. Namata era già negli Stati Uniti con i suoi nuovi genitori e fratelli e sorelle. Ma purtroppo, dopo un certo tempo, è successo l’imprevisto.
Dopo sei mesi, Namata ha iniziato a esprimere il desiderio di tornare dalla sua madre e alla sua casa in Africa.
Ha rivelato ai suoi genitori adottivi di sentirsi terribilmente sola per sua madre e di voler stare con lei.
Jessica e Adam sono rimasti scioccati e devastati nel scoprire che la madre di Namata non era maltrattante come gli era stato detto,
e che l’agenzia di adozione si stava impegnando in un’attività criminale di vendita di bambini sotto l’apparenza di adozione.
Anche la madre di Namata era caduta nella loro trappola. Credeva che sua figlia sarebbe tornata dopo aver ricevuto un’educazione.
Quindi, l’agenzia vendeva bambini sotto il nome di adozione per 15.000 dollari. La coppia ha immediatamente avviato azioni legali contro l’agenzia di adozione.
Hanno anche preso provvedimenti affinché Namata tornasse dalla sua madre biologica in Africa.
