In una stazione dell’autobus, una anziana donna ottantenne si è seduta accanto all’autista.
Estratto un pugno di monete dal suo fazzoletto piegato, ha tentato di saldare il costo del biglietto.
Tuttavia, l’autista ha gentilmente declinato il pagamento, chiedendo piuttosto alla signora di attendere un istante.
In un gesto che ha destato stupore, l’autista ha prontamente afferrato il suo portafoglio e si è precipitato in un vicino negozio.
Al suo ritorno, pochi minuti dopo, portava con sé un sacchetto contenente vari generi alimentari come pane, carne, latte e panna, che ha poi cortesemente offerto alla donna anziana.
Quest’ultima, sorpresa e commossa per la generosità dimostrata dal giovane autista, gli ha espresso profondi ringraziamenti e gli ha augurato di cuore ogni bene.
In seguito, mentre l’autista si preparava per ripartire, una passeggera a bordo ha iniziato a criticarlo per aver impiegato tempo e risorse per una persona sconosciuta, ritardando così il viaggio degli altri.
In risposta, il giovane autista ha sottolineato che il problema vero risiedeva nell’egoismo e nell’ipocrisia di coloro che non riconoscono il valore della gentilezza e della solidarietà.
Colta dalla vergogna per il suo comportamento oltraggioso, la donna critica è scesa dall’autobus.